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“Sono gli animali a scegliere di entrare nella nostra vita.”

Essi fanno parte del nostro karma e noi del loro.

A volte si fanno trovare «abbandonati» o vaganti, in mezzo a una strada e in pericolo, nel cuore della notte; altre volte, appaiono alla porta di casa, come postini inviati dal destino; altre ancora, ci arrivano da persone amate, vicine o sconosciute.

In qualsiasi caso, gli animali erano e sono già nel nostro karma. In questa come in altre vite.

Secondo Brian Weiss, è frequente che lo stesso animale s’incarni più volte nel corso della nostra vita, cambiando semplicemente pelle e facendosi riconoscere da piccoli gesti, dettagli o sottili manie.

Lo vediamo bene nei gatti.

Quando un animale «nuovo» entra nella nostra casa e sa perfettamente dove andare, è segno che il suo sia soltanto un ritorno.

Molte persone, in punto di morte, riferiscono come visione tranquillizzante non un parente o un genitore già defunto, ma un animale.

Questo significa molto.

Perché per la nostra anima, non vi è differenza tra una specie e l’altra.

Gli animali sono nel nostro karma come noi nel loro, per questo motivo dovremmo rispettarli come creature sacre e averne la massima cura.

Sono parti e aspetti di noi, in una diversa forma dell’universo.»

(Gabriele Policardo)

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Buon Ferragosto

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Insegna a tuo figlio a rispettare gli animali

Ogni estate, i bambini, ignari di causare tanti danni, prelevano migliaia di animali dal mare per giocarci.

Ogni anno i genitori dimenticano di insegnare ai propri figli di non catturare animali marini (specie protetta), ma di osservarli soltanto.

Pochi sono a conoscenza del fatto che tutti gli animali, tra cui ovviamente anche quelli marini

sono protetti e non possono essere ne catturati ne imprigionati altrimenti si incorre in un reato ai sensi del Codice Penale articolo 544 bis e ter.

Proprio per questo motivo l’Ente Nazionale Protezione Animali ha scelto di ricordare a tutti i motivi per cui è fondamentale evitare di fare giochi con gli animali marini sulle spiagge, insegnando così il rispetto fin da piccoli. Ecco quali sono.

Sei motivi per cui è importante evitare di fare giochi con gli animali marini sulle spiagge

1.          

Prendere un granchio, una stella marina o qualsiasi altro animale del mare e metterli nel secchiello equivale a una loro morte certa, anche una volta liberati! L’acqua dentro il secchiello raggiunge infatti alte temperature velocemente, senza che i bimbi possano rendersene conto. Quaranta gradi possono essere fatali per gli abitanti del mare!

2.          

Per granchi, meduse e pesciolini vittime dei retini i secchielli rappresentano una vera e propria tortura. Eppure lasciamo che i nostri bimbi li catturino e li tengano al sole tranquillamente, magari girandoli con le palette o con i rastrelli.

3.          

I bambini che rispettano gli animali, tutti gli animali anche quelli che vivono nel mare, sono adulti migliori. Tra i tanti ad affermarlo, anche uno studio dei ricercatori dell’Università di Cambridge che sottolinea come l’amicizia con un animale sviluppi nel bambino il rispetto verso gli altri e la capacità di relazionarsi con il mondo in maniera equilibrata.

4.          

Gli animali del mare hanno tante storie da raccontare. Sapevate che le meduse sono tra i più antichi animali al mondo? E che le orche riescono a nuotare anche dormendo? Mentre metà cervello fa un pisolino l’altra metà rimane sveglia. E che per individuare i pesci un delfino emette fino a 1000 click al secondo? E che i polpi hanno il sangue blu e tre cuori, uno dei quali smette di battere quando nuotano?

5.          

Esistono modi più divertenti ed educativi di giocare in mare. Foto subacquee, la gara a chi trova e vede più abitanti del mare, raccogliere conchiglie sulla spiaggia, scoprire i fondali con la maschera. Sono solo alcuni degli esempi delle mille attività che si possono fare nel rispetto del mare e dei suoi abitanti.

6.          

Il mare e gli oceani coprono il 70% del pianeta e producono il 50% dell’ossigeno che respiriamo. Rispettare il mare e i suoi abitanti è rispettare noi stessi e le persone che amiamo.

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Rispetto per tutti gli Animali

Che il cinghiale possa correre piu veloce delle pallottole.
che il fagiano voli più in alto del mirino,
che la lepre beffi il cane affannato,
che la volpe trovi la buca migliore.

Odio la caccia perché amo
GLI ANIMALI VIVI.

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Animal Hoarding

Animal Hoarding, accumulatori seriali di animali è la patologia che porta a circondarsi di animali
C’è chi vive circondato dai cani, arrivando ad ospitarne tantissimi e che fa vivere in condizioni igieniche disastrose e spesso denutriti.
L’Animal Hoarding è un fenomeno diffuso destinato a crescere, a causa di molteplici fattori. Da un lato ci sono sicuramente l’amore per cani, gatti o pesci che, stando ai dati, è in aumento; dall’altro, però, ci sono casi nei quali si arriva a circondarsi di un numero tale di animali domestici da sfociare in una vera e propria patologia, riconosciuta in diversi paesi. La tendenza ad accumulare oggetti è, infatti, una forma di disordine mentale che interessa circa l’1,5% della popolazione mondiale ed è considerata un sottotipo della sindrome ossessivo-compulsiva, mostra anche come gli accumulatori seriali di cani e gatti tendano a iniziare a prendersi cura di un numero sempre maggiore di animali dopo un evento doloroso o grave nella loro vita, come la perdita di un figlio o del lavoro.
Infatti ciò che accomuna queste persone è la spinta a voler salvare tutti gli animali. In qualche modo c’è il tentativo di pacificare una propria ansia nei confronti del mondo. Sicuramente c’è anche la soddisfazione di avere la compagnia di un animale, ma questa tende a non essere mai completa: quando si prende un cane o gatto, si tende poi a volerne altri, sempre spinti dal desiderio di salvarli”.
Naturalmente gli accumulatori sono persone che non percepiscono il loro comportamento come problematico.
gli animali subiscono tutti la stessa sorte: cattiva salute, malnutrizione, malattie e persino la morte. Sono stressati da frequenti lotte per il cibo; territorio, o accoppiamento in condizioni affollate e di solito non vengono sterilizzati o castrati. Gli animali accumulati non possono ritirarsi quando si sentono stressati o minacciati, che è un comportamento naturale per gli animali domestici che vivono in case sane o allo stato brado. Tutto l’accaparramento porta a un triste esito, ma il più triste di tutti sono gli animali che muoiono in un ambiente di abbandono, sporcizia e sovraffollamento stressante come prigionieri innocenti di un amore ben intenzionato ma fuorviato. Questi animali sono vittime innocenti, che sopportano vite tragiche con persone ugualmente intrappolate.
Chi si circonda di molti cani e gatti potrebbe farlo per soddisfare due bisogni: quello di isolamento, dunque la voglia di isolarsi dal mondo esterno, pur circondandosi di qualcosa che gli riempie la vita, come nel caso di chi accumula oggetti; ma potrebbe anche essere spinto dal bisogno di accudimento, di prendersi cura di qualcuno, anche se poi finisce col non farlo più o in modo appropriato.
Anche in situazione di questo tipo l’associazione interviene in sinergie con altri enti per salvaguardare gli animali e anche le persone.